sabato 14 marzo 2015

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
15 marzo FIOCCHETTO LILLA

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

I disturbi del comportamento alimentare regnano sovrani nella giornata del 15 marzo, ai quali viene dedicata la IV giornata nazionale del fiocchetto lilla, con molti appuntamenti in tutto il territorio italiano.
Ci tengo a segnalare l’evento ricordando l’importanza dell’informazione e della sensibilizzazione per affrontare questi disturbi che rappresentano la seconda causa di morte per gli adolescenti dopo gli incidenti stradali (come riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità), coinvolgendo tutte le fasce di età, con un aumento allarmante anche tra i bambini. Una delle recenti conferme (risalente al 2013) deriva dall’ospedale Bambino Gesù di Roma dove 30 dei 300 pazienti aveva meno di 12 anni.
E’ fondamentale trasmettere il messaggio della pericolosità dei disturbi del comportamente alimentare, sollecitando i genitori a prestare attenzione ai predittori segnali di allarme rintracciabili anche in epoca infantile in modo da individuarli precocemente favorendone la cura tempestiva.
Secondo Muratori nell’infanzia sono presenti delle caratteristiche di vulnerabilità per i disturbi del comportamento alimentare: il perfezionismo, la tendenza a essere magri, il negativismo emozionale, l’aumento della percezione corporea e i tratti compulsivi. La presenza in famiglia di disturbi alimentari, la disputa sul cibo, provare poco piacere a mangiare ed essere troppo magri sono alcuni dei fattori di rischio per i disturbi del comportamento alimentare in adolescenza (Dalle Grave, 2003). I disturbi del comportamento alimentare precoci, manifestati in epoca pediatrica, rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza di anoressia, bulimia e obesità in adolescenza (BryantWaugh et al., 1998; Chatoor, 2002; Sanchez- Cardenas et al., 1994). Il 40% delle bambine di 4° e 5° elementare hanno un’insoddisfazione corporea e ricercano la magrezza. I maschi sono insoddisfatti se il loro indice di massa corporea (BMI) è alto (Smolak et al. 2004).

Ricordiamoci di ricorrere alla sinergica attenzione clinica (psicologi, psicoterapeuti, medici, nutrizionisti) di fronte ai segnali predittori dei disturbi del comportamento alimentare per facilitare la prevenzione e la cura tempestiva.

   dott.a Nicoletta Baldacci
  psicologa e psicoterapeuta






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