DISTURBI
DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
15
marzo FIOCCHETTO LILLA
I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
I disturbi
del comportamento alimentare regnano sovrani nella giornata del 15 marzo,
ai quali viene dedicata la IV giornata nazionale del fiocchetto lilla, con molti appuntamenti in tutto il territorio
italiano.
Ci tengo a segnalare l’evento ricordando
l’importanza dell’informazione e della sensibilizzazione per affrontare questi
disturbi che rappresentano la seconda causa di morte per gli adolescenti dopo
gli incidenti stradali (come riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità),
coinvolgendo tutte le fasce di età, con un aumento allarmante anche tra i
bambini. Una delle recenti conferme (risalente al 2013) deriva dall’ospedale
Bambino Gesù di Roma dove 30 dei 300 pazienti aveva meno di 12 anni.
E’ fondamentale trasmettere il messaggio della
pericolosità dei disturbi del
comportamente alimentare, sollecitando i genitori a prestare attenzione ai predittori
segnali di allarme rintracciabili anche in epoca infantile in modo da
individuarli precocemente favorendone la cura tempestiva.
Secondo Muratori nell’infanzia sono presenti delle
caratteristiche di vulnerabilità per i
disturbi del comportamento alimentare: il perfezionismo, la tendenza a
essere magri, il negativismo emozionale, l’aumento della percezione corporea e
i tratti compulsivi. La presenza in famiglia di disturbi alimentari, la disputa
sul cibo, provare poco piacere a mangiare ed essere troppo magri sono alcuni
dei fattori di rischio per i disturbi del comportamento alimentare in
adolescenza (Dalle Grave, 2003). I disturbi del comportamento alimentare
precoci, manifestati in epoca pediatrica, rappresentano un fattore di rischio
per l’insorgenza di anoressia, bulimia e obesità in adolescenza (BryantWaugh et
al., 1998; Chatoor, 2002; Sanchez- Cardenas et al., 1994). Il 40% delle bambine
di 4° e 5° elementare hanno un’insoddisfazione corporea e ricercano la
magrezza. I maschi sono insoddisfatti se il loro indice di massa corporea (BMI)
è alto (Smolak et al. 2004).
Ricordiamoci di ricorrere alla sinergica attenzione
clinica (psicologi, psicoterapeuti, medici, nutrizionisti) di fronte ai segnali
predittori dei disturbi del
comportamento alimentare per facilitare la prevenzione e la cura
tempestiva.
dott.a Nicoletta Baldacci
psicologa e psicoterapeuta
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