martedì 16 dicembre 2014

PNL: Come educare un bambino felice

PNL per bambini felici

Secondo la PNL è sufficiente una corretta educazione per crescere figli felici, e secondo molti pedagogisti una corretta educazione del bambino nei primi Sei anni di vita rappresenta un fattore molto fondamentale nella formazione di un  bambino dal carattere felice.
Chi conosce la PNL sa che la Programmazione NeuroLinguistica ritiene modicabile qualunque comportamento, anche se siamo già in età adulta, basta una azione continua e reiterata per 40 giorni
volta alla trasformazioni dei paths del subconscio.
Ovviamente, crescere bambini felici fin dai primi anni penso sia auspicabile per qualunque famiglia.
I fattori che entrano in gioco nel carattere del bambino sono il proprio DNA, l'ambiente dove vive e sopratutto l'educazione.
E' ormai pensiero comune da parte dei più importanti pedagogisti che non è possibile educare nello stesso modo due bambini diversi, e questa regola vale persino per i gemelli. Non bisogno mai dimenticare che
un bambino è una creatura speciale e sopratutto unica, pertanto unica dovra essere la sua educazione. L'unicità dell'educazione per il bambino non potrà che pervenire dalle principali entità educative cioè: la famiglia e la scuola.
Non potendo agire sull'educazione della scuola non rimane che ottimizzare al massimo l'educazione della famiglia, come potrete notare abbiamo scritto FAMIGLIA e non GENITORI, perchè, oggi più che mai, nonni e zii svolgono un ruolo preponderante nella educazione dei bambini (Vedi articolo "Nonni educatori")
I bambini più agitati hanno un denominatore comune chè è la volontà di movimento, non ho scritto necessità di movimento , perchè come potrete comprendere alla fine del post, queste continue azioni scaturiscono il più delle volte dalla necessità del bambino di colmare i propri bisogni, uno tra tutti quello di "identità".
L'identità nel bambino (e negli ultimi 10 anni anche in persone oltre i 30 anni) rappresenta il bisogno di sapere chi sono e che ruolo anno nella famiglia e nella società.
Spesso i bambini più movimentati sono bambini più sensibili e sopratutto prigionieri dal giogo dei loro continui pensieri. Se ci fate caso i bambini movimentati non guardano spesso le persone negli occhi, ma tendono ad avere uno sguardo basso e distratto, non curante di ciò che gli si dice, non curante del proprio educatore.
Comunque l'azione principale scaturisce sempre dalla assenza di una corretta comunicazione con i propri educatori, che dovrebbero essere in grado di rispondere alla coscienza ed al desiderio di identità.
Non a caso i bambini movimentati sono più frequenti in famiglie dove c'è poca comunicazione tra i genitori, tra i genitori ed i figli e quando c'è comunicazione ma non è una comunicazione adatta all'interlocutore in questo caso il bambino turbolento.
Da soli avrete notato che è tempo perso spiegare ad un bambino agitato e/o violento, che non si devono tirare calci, o picchiare o lanciare oggetti, in quanto il bambino palesemente è non curante dei vostri consigli, minaccie od imposizioni con la violenza, si sono spesi km di carta e fiumi di inchiostro sulla educazione dei bambini, finalmente negli ultimi anni è sorto un denominatore comune tra le varie tecniche ed opinioni cioè la necessità di utilizzare tecniche di comunicazione efficace e di instaurare un rapporto di complicità e di rispetto tra l'educatore ed il bambino.
Partendo da questo denominatore comune , voglio precisare che non violenza non significa mancanza di severità, di fermezza e decisione, anzi al contrario la mancanza di violenza va sostituita da fermezza, severità e complicità, un mix comportamentale che spesso fa bene anche hai genitori.
Prima di tutto occorre iniziare dalla basi, cioè spiegare al bambino perchè lui è nato, esempio perchè eravate molto innamorati e volevate condividere il vostro grande amore e dare alla luce una creatura meravigliosa, ed oggi siete più soddisfatti di quanto potevate mai sognare di avere un figlio meraviglioso, nato da un grande amore. E' necessario ripetere più volte al vostro bambino (ed al suo subconscio) che siete orgogliosi di lui, che è un bambino speciale, che ha delle doti incredibili, che insieme farete cose bellissime.
Vi esorto a ripetere queste frasi più volte, anche perchè in Italia non ci sono ancora tasse sui complimenti, quindi coraggio con un pò di pratica tutti possono farcela anche i genitori più introversi e poco espansivi.
Dopo aver colmato il desiderio di identità del bambino avrete in automatico instaurato un rapporto di complicità con vostro figlio, nella PNL (Programmazione Neurolinguistica) si chiama RAPPORT, lo stesso se ci pensate vale anche per un adulto che trova una persona amica che gli risolve quesiti esistenziali automaticamente si sente in sintonia con lei ed ha piacere di ascoltare i suoi consigli quasi in modo incondizionato, e comunque sicuramente senza barriere emozionali.
Dopo aver instaurato la complicità con il vostro bambino non rimane che iniziare una educazione positiva, volta alla soddisfazione dei bisogni del genitore che del bambino, presente nell' articolo sulla "Educazione incoraggiante e l'educazione creativa responsabile".
Per aiutare i genitori nell'educare figli felici abbiamo pensato di scrivere delle favole in formato kindle e audio favole, dal contenuto istruttivo, per insegnare ai bambini a rispettare le regole divertendosi.
Se questo articolo vi è piaciuto condividetelo e sopratutto lasciate i vostri commenti, questo blog è di tutti coloro che vogliono contribuire con le loro idee e passioni alla crescita felice dei bambini.

giovedì 11 dicembre 2014

In ogni favola c’è una magia per bambini felici

La magia di una favola per bambini felici.

Un bambino felice è un bambino che percepisce la sua esistenza con soddisfazione, le favole hanno il potere e la magia di insegnare a vivere secondo sensazioni autentiche, ovviamente diverse per ogni lettore, ogni concetto di una favola induce la mente ad associare una immagine che il più delle volte trascina con se sensazioni, odori, profumi, emozioni.
Se vi dicessi di pensare ad un dolce profumato sul tavolo, qualcuno sicuramente inizierà a rammentare la propria nonna, la propria vicina, la propria mamma, e nello stesso istante il subconscio associerà emozioni e sentimenti.
Le emozioni sono energia, e sono il punto di incontro tra i pensieri ed il corpo, le emozioni
generano reazioni biochimiche nel corpo che a sua volta sono in grado di cambiare la percezione della realtà e rendere i bambini felici.
Nelle storie di Romolo si cerca di indurre nei bambini una percezione di felicità e  si cerca di ampliare la consapevolezza delle loro immense potenzialità, permettendogli di trovare soluzioni grazie al loro innato ingegno.
Le favole di Romolo non faranno diventare i vostri figli dei super bambini, perchè questo già lo sono, ma gli permetterà di sollevare la coltre che li copre, spesso dovuta a cattivi insegnamenti e continue negazioni da parte dei loro educatori (genitori, scuola, babysitter, ecc).

Vi saluto con una frase di Gustave Flauber, un grande romanziere dell '800,
una frase che amo in particolar modo :
“Non leggete, come fanno i bambini per divertirvi,
o come gli ambiziosi per istruirvi.
Leggete per vivere”.

Nella lettura delle favole di Romolo si nasconde un mondo magico capace di donarvi sensazioni e soddisfazioni mai provate, e vi invito a condividere le vostre sensazioni sul nostro blog perchè non c'è nulla di più bello che condividere la felicità e le gioie con gli altri.