venerdì 23 gennaio 2015

Pensieri per Bambini felici

Educare Bambini felici

pensieri bambini felici
Iniziamo questo articolo per bambini felici con questi brevi ma importanti parole di James Allen e Marco Aurelio
Tutto quello che riesci o non riesci a fare nella vita nasce direttamente dal tuo pensiero.
 James Allen 
Come sono i tuoi pensieri, così sarà anche la tua mente, poichè l'anima riflette il corso del pensiero. Marco Aurelio;

I nostri bambini hanno bisogno di essere educati attraverso frasi motivazionali, parole d'amore, un ambiente familiare sereno, e soprattutto essere trattati da bambini intelligenti.

Mi è capitato di sentire miglia di volte genitori, che ripetevano la stessa cosa al bambino 5  o 6 volte nel giro di pochi minuti, come se il bambino fosse uno stupido, per il bambino invece è necessario che la cosa venga ripetuta una volta soltanto e poi è buona abitudine educazionale chiedergli cosa ha capito dell'esortazione data dal genitore.
 Numerosi psicologi, educatori e consulenti pedagogici ritengono che far percepire al bambino la situazione dell'insegnamento, facilita ed assicura un più rapido apprendimento da parte del bambino.

La PNL ci aiuta in questo proponendo alcuni esempi di educazione per i bambini. La prima appunto comunicare bene la richiesta (cioè cercare di comunicarla chiaramente in base all'interlocutore in questo caso un bambino) ed entrare in RAPPORT con l'interlocutore.
 Per entrare in RAPPORT (sintonia, empatia, feeling) con il bambino occorre: 1) (Condicio sine qua non) che il bambino vi guardi negli occhi
2) far capire al bambino che tutto ciò che dite e fate e per il suo bene;
3) far percepire al bambino che lo capite, che avete un forte legame con lui, che vi fidate di lui.
come educare bambini felici
Alcuni trucchi per entrare velocemente in sintonia con il bambino sono : usare nella comunicazione verbale i predicati sensoriali e nella comunicazione para-verbale (volume, flusso, ritmo, adeguamento nel linguaggio e nei contenuti) abbiamo accennato ai toni di voce nel post favole per bambini relativo sul come gestire un bambino che fa i capricci per andare a dormire o per il riposino pomeridiano.


La PNL ci insegna che per dopo aver instaurato il giusto Rapport è il momento di educare il bambino con differenti metodologie. Il più diffuso è quello di dare in mano al bambino un pupazzo, una bambola e chiedere al bambino in che modo Lui avrebbe chiesto a suo figlio di fare quella cosa, oppure quale punizione avrebbe dato Lui a suo figlio se non avesse fatto quella cosa.
 Il metodo della bambola aiuta il bambino a portare la sua consapevolezza su quella situazione, ma ricordiamo che questo può avvenire soltanto dopo che si è instaurato il RAPPORT con il bambino (quindi ripetiamo per instaurare il RAPPORT è necessario farsi guardare negli occhi, dire che quello che si fà e si dice e per il suo bene, usare il giusto volume, timbro e tono di voce) .
Questo nuovo approccio con la bambola all'inizio disorienterà il bambino ma poi diventerà un gioco piacevole ed educativo. In molte favole educative di Romolo, la mamma di Romolo chiede a Romolo di determinare da solo la punizione per se stesso perchè questo gli permetteva di riflettere a lungo su quello che aveva fatto e quali potevano essere le conseguenze delle cose fatte male.

Ovviamente tutto ciò che oggi abbiamo accennato non basterà per garantirvi un sicuro conseguimento dell’obiettivo prefissato con vostro figlio.
I fattori che contribuiscono al successo sono molteplici, ed anche se sarà nostra cura cercare di darvi più strumenti affinchè l'educazione che saprete donare ai vostri bambini sià il più possibile efficace ed efficente, sopratutto perchè dalla vostra educazione in buona parte dipenderà il futuro dei vostri figli, ricordatevi sempre che fare il genitore è il mestiere più difficile al mondo, ma è anche quello che da più soddisfazioni,  e quando avrete difficoltà o stati di sconforto fate tesoro delle intuizioni che provengono da parte del vostro cuore, perchè l'AMORE è la fonte di energia più grande al mondo che sa donare magia ed emozione.

Buon divertimento


mercoledì 21 gennaio 2015

Essere Felice perchè la vita è come uno specchio

Perchè essere Felice?


Non essere così pensieroso e triste,
ricorda che la vita è come uno specchio:
ti sorride se la guardi sorridendo.
Jim Morrison

lunedì 12 gennaio 2015

Il Coach

Coach per bambini

Fare il Coach per un gruppo di bambini non è come farlo per gli adulti.
La differenza sta semplicemente nella spontaneità dei gesti e delle azioni dei primi rispetto ai secondi.
Quindi la domanda che ci deve nascere da dentro, come Coach nello Sport, deve essere:"Come indirizzare la spontaneità e l'Energia dei bambini verso una crescita sportiva sana e felice?".
Guardiamoli negli occhi i bambini e comprendiamo i loro talenti che poi sfoceranno nei ruoli che essi stessi si riconosceranno nell'ambito del gruppo.

Non basta dire ai bambini "devi avere più fiducia e stima in te",ma occorrono gesti concreti.
Quindi quando un bambino sbaglia un goal o un passaggio o non riesce a fare una "ripetuta" durante un allenamento non va deriso davanti a tutti i compagni di squadra o sminuito e nè, ovviamente va aggredito dicendogli che è sempre il solito che non si impegna e nè, addirittura, va minacciato dicendogli che ne parleremo con i genitori di quel cattivo rendimento sportivo.
Non è opportuna la minaccia del rimprovero.
Come vi sentireste voi se il Presidente della Vostra Squadra che allenate dopo una sconfitta Vi minaccia di esonerarvi o vi sminuisce davanti a tutti i giocatori?
Però mentre voi potete confidarvi e condividere i vostri sentimenti con la compagna o moglie o amici, loro, i bambini, spesso non hanno nessuno a cui telefonare per essere ascoltati e accolti per quello che sono.
Come pensate che si possa costruire l'autostima in un bambino che si sente respinto?

Allora saranno loro stessi, se si fideranno del proprio Coach e quindi se sono riusciti ad entrarci in un legame fortemente empatico, a proporvi il loro ruolo nel team e a riconoscere i propri limiti perchè si fideranno di un Coach che li scolta e non li deride se sbagliano, ma li accompagnano nella crescita sportiva.

Non domateli, ma accompagnateli prendendoli per mano verso la realizzazione dei loro talenti.


Sa Sa